Sull’immagine di Kiyochika Kobayashi, renga a 4 mani di Eufemia e Massimo

nel mio riflesso
d’un sogno fatto d’ombre
un fiore nasce

attenderà il mio tempo
acqua scorre nei miei occhi

giovani donne
quasi in contemplazione
lo specchio immoto

lunghissimi silenzi
chi sa ascoltare ascolti

*

Renga di Eufemia e Massimo

Sull’immagine di 
Kiyochika KOBAYASHI (1870-1917) “Kameido” (ca1880) – Due bellezze sotto il glicine.

Questa voce è stata pubblicata da Eufemia Griffo.

6 thoughts on “Sull’immagine di Kiyochika Kobayashi, renga a 4 mani di Eufemia e Massimo

  1. “attenderà il mio tempo acqua scorre nei miei occhi” …. “lunghissimi silenzi chi sa ascoltare ascolti”… Al di là delle parole suggerite dalla bellissima immagine, sento affiorare moti dell’anima e riflessioni che scaturiscono dal profondo delle vostre personalità diverse, sì, ma capaci di compenetrarsi perfettamente. Bravissimi come sempre!
    Un caro abbraccio
    Flavia

  2. Il silenzio avvolge e fa nascere anche un fiore mentre il tempo scorre e forte ci passa davanti, come la nostra vita. Un Renga pieno di rifessione, bello, intenso e suggestivo anche nell’immagine scelta.
    Complimenti ad entrambi per questo bellissimo scritto che ci avete regalato ancora una volta.
    Un caro saluto: Lucia

  3. Un fiore che nasce dal sogno fatto di ombre: quelle ombre potrebbero essere la caducità della vita, i rimorsi di ogni uomo, i rimpianti di ciò che non si colse, quelle ombre sono tutto ciò che rende l’iniziale sogno “mera disillusione”: ma l’anima poetica, benché disillusa, continua a sognare in un mondo parallelo ed ecco che nasce quel fiore, la poesia che sboccia come d’incanto.
    L’acqua è l’elemento che supera tutti gli altri per la sua capacità di trovare sempre un varco, ricordo che in Memorie di una geisha ad un certo punto Mameha (mi sembra, vado a memoria) dice a Sayury che nei suoi occhi c’è l’acqua, per la sua capacità di non piegarsi agli eventi ma di passare attraverso essi e riuscire sempre, dico sempre, a trovare nuovi passaggi, nuove vie di fuga, ali di libertà.
    Per l’acqua verrà sempre il tempo, ci sarà sempre il suo tempo!
    Le giovani donne in contemplazione sono semplicemente lo zen, un concetto metafisico che travalica l’immagine stessa, sono il profondo, spesso difficile e frustrante, esame di coscienza che ciascuno di noi compie di fronte al lago dei ricordi che sono lì, immobili, di fronte a noi.
    E che ci mettono di fronte a tutto quanto siamo di inespresso, di non colto.
    E nei lunghissimi silenzi si ascoltano mille voci, mille suoni, note di shamisen al profumo di muschio e di lavanda, con la rugiada che si poggia stancamente sulle foglie.
    Il coro a due voci con Eufemia è sempre intonatissimo, due differenti personalità ma con una passione comune: cogliere la vita attraverso le mille splendide sfumature che ogni giorno ci dona.
    Per questo dico grazie ad Eufemia per aver intessuto queste parole alle mie con tanta maestria e classe.
    Un abbraccio e un grazie a tutti voi che apprezzate tanto, amici miei

    e buon fine settimana !!!
    Massimo

  4. Sono rimasta colpita dall’immagine di Kobayashi e fin dalla prima visione, ho cercato di penetrarne il profondo significato e come sempre, le parole sono fluite da sole, per magia, quasi a volere dare voce ad immagini così belle.
    Poi Massimo ha intrecciato ancora una volta le sue parole con le mie, in una perfetta unione di spirito e filosofia zen, esaltando la bellezza a la pace che emana questa tela e dando nuovi significati alle mie parole. Parole che completano il tanka lungo un percorso che sa di pace, ritrovo , serenità e che spezza la malinconia che permea i primi versi.
    E’ come se nell’ascolto, nella visione dell’acqua attraverso gli occhi delle due donne (Massimo assolutamente d’accordo con te rispetto al richiamo del film di Memorie di una geisha, non ci avevo pensato, ma il tuo commento mi ha fatto rammentare quel passaggio straordinario! Geniale!), il tempo in parte si cristallizzasse e con esso i sogni, che come tutte le cose degli uomini, sono in movimento come l’acqua del fiume che sempre scorre.
    Ascolta la tua voce, sembra sussurrare l’acqua e fa’ che anche il sogno piu’ irrealizzabile rimanga un ricordo sospeso che travalichi il tempo ed oltre.

    Grazie a Massimo per queste emozioni in parole , come sempre le nostre penne artistiche combaciano magnificamente e grazie a voi tutti per l’affetto e l’attenzione con i quali sempre ci seguite.
    Vi abbraccio Tutti
    Eufemia

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