I suoi occhi sono acqua profonda – Renga a 4 mani di Massimo ed Eufemia
matita nera occhi profondi e tristi fiammanti labbra
tanti kimono il flessuoso vitino avvinto e stretto
i piedi nudi dai seducenti passi lieve apparire
raffinatezza leggero il suo respiro lunghi capelli
pallido fiore come neve in inverno cuore sepolto
fremente il corpo ai raggi della luna sensi in tumulto
rami spezzati in balia di tempeste ciliegio rosso le bianche mani sciolgono il nastro rosa fruscio di seta
cela la luna seducente passione volti nascosti
in ogni sguardo scorre fiume impetuoso il cuore muore
già prigionieri nell’alba senza sole quel che resta è ombra
al crepuscolo le ore sono fantasmi sconfitto è il tempo
le bocche a un passo appena si sfiorano onde del mare
come alta marea sullo scoglio s’infrange cade la geisha
*
Renga di Massimo Baldi ed Eufemia Griffo
Il renga copre una intera giornata, dal crepuscolo all’alba, così come si addice al tempo effimero di due persone che si amano pur sapendo
che il loro tempo è caduco come il fiore di ciliegio.
Per un uomo la Geisha può essere solo una moglie a metà: esse infatti, come si dice nel film Memorie di una Geisha, sono le mogli del crepuscolo
Colgo l’occasione per fare a Massimo tantissimi auguri di BUON COMPLEANNO!!!!
13 thoughts on “I suoi occhi sono acqua profonda – Renga a 4 mani di Massimo ed Eufemia”
Prima di tutto, un caro augurio di buon compleanno a Massimo!
E poi, a entrambi, i miei più vivi complimenti. La perfetta fusione dei vostri versi non mi stupisce, ho già avuto più volte il piacere di ammirarla. Ma questo renga così articolato è davvero superlativo. E’ una sintesi perfetta della figura della Geisha, in tutta la sua la sua raffinatezza, la sua delicatezza e al tempo stesso la sua sensualità, la sua sofferenza interiore.
Colpisce in modo particolare la consapevolezza dell’inevitabile distacco, che trova la sua più esplicita espressione nel verso “già prigionieri nell’alba senza sole quel che resta è ombra”.
Bravi, bravi davvero!
Un abbraccio
Flavia
Per il momento aggiungo solo i miei auguri a Massimo con affetto e stima; aggiungerò poi il mio commento a questo bellissimo Renga a quattro mani!
Un caro saluto, Lucia 🙂
La Geisha nei momenti che condivide con i suoi clienti cerca di trasmettere con il suo incanto e la sua grazia tutta se stessa, ma quel donarsi è soltanto a metà. Diventa un tutt’uno con il cliente: compagno di avventura di quell’istante, diventa praticamente lui con il suo sapere, trasmettendogli lei anche attraverso una semplice conversazione oppure una particolare danza; c’è un mondo di sapere dietro ed è particolarmente affascinante… Molto colpita dai Vostri versi descritti con grazie e maestria e raffinatezza!
Lucia
– Rinnovo i miei aguri a Massimo! 🙂
E’ un tema che ci appassiona, come tutto quel che concerne il Giappone, ma la figura della Geisha possiede mille sfumature, quali il fascino ed il mistero, un mondo intero fatto da sentimenti celati. Ed è per questo che con Massimo non si raggiunge mai un punto di arrivo nel sondare questo misterioso vivere, che celebriamo attraverso poesia e parole, di omaggio direi, nei confronti di una donna che è il simbolo del Giappone antico e moderno.
Grazie a Massimo per questo intreccio di parole ed emozioni e ancora mille auguri, che la Vita con te sia sempre prodiga di ispirazione sui sentieri della poesia.
Un abbraccio a tutti voi
Eufemia
auguri a Massimo per il suo compleanno…. Massimo, spero di conoscerti al più presto!
Affascinata da sempre dalla figura della Geisha, io so soltanto che i vostri versi, così articolati, così puntuali sul sentire, così delicati, mi hanno trascinata lontana, nella passione ma anche nel dolore di un incontro che finisce con l’alba…. non ho parole… siete bravissimi… Grazie!
Io desidero ringraziare con tutto il cuore tutti Voi, un giorno spero di poterci incontrare insieme per dare un volto alle nostre parole che rasentano oceani di ineguagliabile bellezza.
E consentitemi un abbraccio sentito e doveroso e un grande “GRAZIE!” ad Eufemia che rende possibile raggiungere vertici di tale bellezza, la poesia con lei scorre fluente come una cascata senza origine e fine.
E’ un onore e un immenso piacere scrivere pagine di tale bellezza assieme ad Eufemia, ancora grazie.
Massimo
Grazie a te Massimo per le tue bellissime e sentite parole, sono certa che un giorno potrà accadere di trovarci tutti insieme e guardarci negli occhi. Grazie di cuore
Eufemia
Mi unisco agli auguri. Mi dispiace che giungano un po’ tardivi, mi ero ripromesso di leggere il vostro 4 mani solo quando avessi potuto concedermi il giusto tempo, che come al solito si fa inseguire come una ninfa ritrosa, ma come sempre ne è valsa l’attesa. Uno scritto d’eccezione questo renga, non solo per la bellezza delle immagini e per il curatissimo sfumato che accompagna il lettore dal più composto verseggiare dell’inizio ad uno sempre più intenso mano a mano che si va avanti, ma anche per l’armonioso intrecciarsi che caratterizza tutto il renga, di tre versi in tre versi. Direi che il tema deve avervi davvero trovati in sintonia perchè più che in ogni altro vostro lavoro (tra quelli che ho letto) l’impressione è che a corre sul foglio sia un’unica penna, tanto che in più punti mi è difficile distinguere per stile (nonostante un poco abbia imparato a conoscervi).
Lo scritto è bello tutto, nel suo tratteggio d’ampio respiro, e se dovessi ripercorrerlo in un commento finirei per fare nottata, ma ci sono passaggi che che trovo particolarmente ispirati:
“i piedi nudi
dai seducenti passi
lieve apparire”
Lo scelgo come portavoce anche per gli altri versi che come questi tre contribuiscono a evocare un’idea che mi è cara, ovvero quella della geisha come artista del piacere, non inteso come solo piacere fisico, come è stato a lungo travisato negli anni dall’osservatore occidentale medio, ma anche e soprattutto come piacere artistico, colto, attento, che era ciò che esigeva l’uomo che della geisha ricercava la compagnia. La compostezza, la perfezione dei gesti, il talento nelle arti, il gusto nel vestire, tutto questo contribuisce ad ammantarne di fascino la figura (non a caso si scrivono poesie, e si girano pellicole dedicate proprio a questa), e questo aspetto è presente fin dal principio del renga, durante il quale cede poco a poco il passo al risvolto più passionale. Nuovamente, anche l’aspetto passionale non si limita all’acezione comune, ma va a smuovere tutto un mondo interiore, di umanità e sentimento; perchè dietro alla perfezione dei gesti, alla maschera del trucco, c’è il volto umano, che non emerge, dissimulato, agli occhi dell’accompagnatore, ma nemmeno all’occhio interiore della geisha stessa, abituata fin da giovane alla repressione della proprialibertà emotiva… Eppure di quando in quando questa riemerge ugualmente, inaspettata, di prepotenza, troppo a lungo trascurata:
“in ogni sguardo
scorre fiume impetuoso
il cuore muore
già prigionieri
nell’alba senza sole
quel che resta è ombra”
Questi splendidi passaggi in quella che è stata l’esperienza della mia lettura mi parlan di questo, per arrivare poi alla splendida chiusa
“come alta marea
sullo scoglio s’infrange
cade la geisha”
che in sè, e alla luce degli altri versi, racchiude l’essenza di questa idea che è andata formandosi; il culmine della passione, estatica l’attimo prima, soggiogata al dovere -giunge la coscienza- quello seguente, mandata in frantumi quello dopo ancora, al ritorno della consapevolezza.
Molto si potrebbe ancora dire, ci tenevo a parlare almeno di questi che sono gli aspetti per cui più ho apprezzato il vostro renga. Ammirati complimenti a entrambi.
Ci ispiriamo agli antichi maestri giapponesi che cantarono la bellezza della natura e del cosmo, in 17 sillabe che chiamarono HAIKU.
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Prima di tutto, un caro augurio di buon compleanno a Massimo!
E poi, a entrambi, i miei più vivi complimenti. La perfetta fusione dei vostri versi non mi stupisce, ho già avuto più volte il piacere di ammirarla. Ma questo renga così articolato è davvero superlativo. E’ una sintesi perfetta della figura della Geisha, in tutta la sua la sua raffinatezza, la sua delicatezza e al tempo stesso la sua sensualità, la sua sofferenza interiore.
Colpisce in modo particolare la consapevolezza dell’inevitabile distacco, che trova la sua più esplicita espressione nel verso “già prigionieri nell’alba senza sole quel che resta è ombra”.
Bravi, bravi davvero!
Un abbraccio
Flavia
Flavia
sei sempre una lettrice attenta e assai generosa e ti ringrazio per le tue bellissime parole, che sono certa faranno piacere anche a Massimo!!!
Per il momento aggiungo solo i miei auguri a Massimo con affetto e stima; aggiungerò poi il mio commento a questo bellissimo Renga a quattro mani!
Un caro saluto, Lucia 🙂
Una coppia poetica perfetta…Buon compleanno Massimo
La Geisha nei momenti che condivide con i suoi clienti cerca di trasmettere con il suo incanto e la sua grazia tutta se stessa, ma quel donarsi è soltanto a metà. Diventa un tutt’uno con il cliente: compagno di avventura di quell’istante, diventa praticamente lui con il suo sapere, trasmettendogli lei anche attraverso una semplice conversazione oppure una particolare danza; c’è un mondo di sapere dietro ed è particolarmente affascinante… Molto colpita dai Vostri versi descritti con grazie e maestria e raffinatezza!
Lucia
– Rinnovo i miei aguri a Massimo! 🙂
E’ un tema che ci appassiona, come tutto quel che concerne il Giappone, ma la figura della Geisha possiede mille sfumature, quali il fascino ed il mistero, un mondo intero fatto da sentimenti celati. Ed è per questo che con Massimo non si raggiunge mai un punto di arrivo nel sondare questo misterioso vivere, che celebriamo attraverso poesia e parole, di omaggio direi, nei confronti di una donna che è il simbolo del Giappone antico e moderno.
Grazie a Massimo per questo intreccio di parole ed emozioni e ancora mille auguri, che la Vita con te sia sempre prodiga di ispirazione sui sentieri della poesia.
Un abbraccio a tutti voi
Eufemia
auguri a Massimo per il suo compleanno…. Massimo, spero di conoscerti al più presto!
Affascinata da sempre dalla figura della Geisha, io so soltanto che i vostri versi, così articolati, così puntuali sul sentire, così delicati, mi hanno trascinata lontana, nella passione ma anche nel dolore di un incontro che finisce con l’alba…. non ho parole… siete bravissimi… Grazie!
Complimenti, non sò come fate a tirar fuori tutta quest’arte é davvero un gran privilegio leggervi.
Complimenti a entrambi!!!
Non mi resta che ringraziare tutti voi, non ultimi Mariapina, Maria Grazia e Davide!!!! 🙂
Un abbraccio a tutti
eufemia
Io desidero ringraziare con tutto il cuore tutti Voi, un giorno spero di poterci incontrare insieme per dare un volto alle nostre parole che rasentano oceani di ineguagliabile bellezza.
E consentitemi un abbraccio sentito e doveroso e un grande “GRAZIE!” ad Eufemia che rende possibile raggiungere vertici di tale bellezza, la poesia con lei scorre fluente come una cascata senza origine e fine.
E’ un onore e un immenso piacere scrivere pagine di tale bellezza assieme ad Eufemia, ancora grazie.
Massimo
Grazie a te Massimo per le tue bellissime e sentite parole, sono certa che un giorno potrà accadere di trovarci tutti insieme e guardarci negli occhi. Grazie di cuore
Eufemia
Mi unisco agli auguri. Mi dispiace che giungano un po’ tardivi, mi ero ripromesso di leggere il vostro 4 mani solo quando avessi potuto concedermi il giusto tempo, che come al solito si fa inseguire come una ninfa ritrosa, ma come sempre ne è valsa l’attesa. Uno scritto d’eccezione questo renga, non solo per la bellezza delle immagini e per il curatissimo sfumato che accompagna il lettore dal più composto verseggiare dell’inizio ad uno sempre più intenso mano a mano che si va avanti, ma anche per l’armonioso intrecciarsi che caratterizza tutto il renga, di tre versi in tre versi. Direi che il tema deve avervi davvero trovati in sintonia perchè più che in ogni altro vostro lavoro (tra quelli che ho letto) l’impressione è che a corre sul foglio sia un’unica penna, tanto che in più punti mi è difficile distinguere per stile (nonostante un poco abbia imparato a conoscervi).
Lo scritto è bello tutto, nel suo tratteggio d’ampio respiro, e se dovessi ripercorrerlo in un commento finirei per fare nottata, ma ci sono passaggi che che trovo particolarmente ispirati:
“i piedi nudi
dai seducenti passi
lieve apparire”
Lo scelgo come portavoce anche per gli altri versi che come questi tre contribuiscono a evocare un’idea che mi è cara, ovvero quella della geisha come artista del piacere, non inteso come solo piacere fisico, come è stato a lungo travisato negli anni dall’osservatore occidentale medio, ma anche e soprattutto come piacere artistico, colto, attento, che era ciò che esigeva l’uomo che della geisha ricercava la compagnia. La compostezza, la perfezione dei gesti, il talento nelle arti, il gusto nel vestire, tutto questo contribuisce ad ammantarne di fascino la figura (non a caso si scrivono poesie, e si girano pellicole dedicate proprio a questa), e questo aspetto è presente fin dal principio del renga, durante il quale cede poco a poco il passo al risvolto più passionale. Nuovamente, anche l’aspetto passionale non si limita all’acezione comune, ma va a smuovere tutto un mondo interiore, di umanità e sentimento; perchè dietro alla perfezione dei gesti, alla maschera del trucco, c’è il volto umano, che non emerge, dissimulato, agli occhi dell’accompagnatore, ma nemmeno all’occhio interiore della geisha stessa, abituata fin da giovane alla repressione della proprialibertà emotiva… Eppure di quando in quando questa riemerge ugualmente, inaspettata, di prepotenza, troppo a lungo trascurata:
“in ogni sguardo
scorre fiume impetuoso
il cuore muore
già prigionieri
nell’alba senza sole
quel che resta è ombra”
Questi splendidi passaggi in quella che è stata l’esperienza della mia lettura mi parlan di questo, per arrivare poi alla splendida chiusa
“come alta marea
sullo scoglio s’infrange
cade la geisha”
che in sè, e alla luce degli altri versi, racchiude l’essenza di questa idea che è andata formandosi; il culmine della passione, estatica l’attimo prima, soggiogata al dovere -giunge la coscienza- quello seguente, mandata in frantumi quello dopo ancora, al ritorno della consapevolezza.
Molto si potrebbe ancora dire, ci tenevo a parlare almeno di questi che sono gli aspetti per cui più ho apprezzato il vostro renga. Ammirati complimenti a entrambi.